Descrizione Progetto

Anche questanno siamo arrivati allultima escursione del mercoledì ritrovandoci in 16 signore e 12 uomini, diretti a Chiusa per una visita allantico borgo ed al monastero che lo sovrasta in tutta la sua imponenza. Lasciato il centro di Chiusa, dopo la visita dell’antica chiesa, cominciamo a salire per la scalinata e ci dirigiamo verso lo sperone roccioso su cui sorge il monastero benedettino. Effettuata la visita e salutate le due signore del gruppo decise a ridiscendere a Chiusa per proseguire la visita turistica, noi proseguiamo per il famoso sentiero del castagno che ci porta in lieve salita alla ridente frazione di Pardell. Una breve sosta ci consente di far rifiatare i meno allenati, prima di riprendere il cammino su un tratto panoramico del sentiero che costeggia stupendi meleti carichi di rossi frutti, che si inoltra tra castagni secolari dalloriginale tronco avvitato.   In breve il sentiero raggiunge il seicentesco Maso Moar zu Viersch, nei pressi del quale sorge un sobria ma caratteristica chiesetta settecentesca dedicata a S. Caterina, dalla quale si domina la Valle Isarco e si possono osservare le meravigliose vette delle Odle di Funes e di Eores, divise dalla ridente Val di Funes.    Dopo una breve visita alla chiesetta ed una sosta per riunire nuovamente il gruppo, riprendiamo il cammino dopo aver assaltato un enorme melo stracarico di profumatissimi frutti. Proseguiamo praticamente in piano per ampi prati soleggiati, per poi addentrarci nuovamente nel bosco e sfociare in un grande castagneto ricco di originali sculture ricavate da vecchi tronchi di castagno. Alla fine del bosco raggiungiamo i primi masi di Velturno e la strada provinciale che porta verso il centro del borgo.   Per raggiungere il maso Glagerhof, dove è previsto di festeggiare il Toerggelen, dobbiamo salire ancora un po, ma la fatica è compensata dalla vista di decine di cervi allevati in un ampio recinto dai proprietari dello stesso maso e dal miraggio di mettere finalmente qualcosa sotto i denti. Il maso si presenta molto caratteristico e ben curato e gli spessi muri e le porte basse ne testimoniano la sua storicità.   Dai presupposti sembra che il pranzetto sarà da raccontare, mentre la realtà sarà poi un po’ diversa sia per la qualità che la quantità di cibo. Per fortuna durante il pranzo una coppia di musicanti hanno rallegrato gli umori con canzoni e balli tirolesi, tedeschi ed italiani, concludendo in allegria la giornata.   Riprendiamo il cammino per scendere verso il castello ed il centro di Velturno quando, senza volerlo, ci ritroviamo in un prato costeggiato di enormi castagni, questa volta ancora carichi di frutti. L’assalto per la raccolta è stato inevitabile almeno fino a quando due persone intente a raccogliere castagne nella stessa zona non ci hanno fatto notare che gli alberi erano su una proprietà privata. Con molta calma ed arraffando ancora castagne qua e là abbiamo lasciato il prato per giungere in breve al castello.   Purtroppo il protrarsi della festa e la raccolta non ci hanno consentito di concludere il programma della giornata che prevedeva la visita al bellissimo castello di Velturno.  Rimandata quindi la visita ad altra opportunità, abbiamo recuperato le auto e ripreso la via del ritorno.

Silvano Tosini