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Mercoledì 06.03.2019

Escursione nelle Valli di S. Antonio (Brandet e Campovecchio)

Le condizioni meteo di questo periodo sono state tali da condizionare la programmata ciaspolata nella Riserva Naturale delle Valli di S. Antonio, che è stata invece effettuata su fondo ghiacciato o neve indurita con l’uso di ramponcini leggeri.

Anche il numero dei partecipanti (6 signore e 7 uomini) ne ha un po’ risentito, mentre non ne ha risentito il tradizionale spirito allegro del gruppo Seniores.

Arrivati a S. Antonio in perfetto orario, dopo la rituale sosta per la colazione, ci siamo incamminati di buon passo per la strada forestale della Val Brandet, dove la presenza di ghiaccio vivo ci ha indotto ad indossare immediatamente i ramponi in modo da procedere in sicurezza e lasciare velocemente il tratto più ripido, ombreggiato e freddo di tutta la valle.

Arrivati ai “tablat”, così vengono chiamate in zona le malghe d’alpeggio, oggi trasformate spesso in ridenti e confortevoli case vacanza, il sole ha cominciato a riscaldarci ed anche l’umore nel gruppo è migliorato.

In breve abbiamo raggiunto il rifugio Brandet a 1305 m., purtroppo chiuso, e abbiamo proseguito sulla strada forestale in leggera salita fino alla grande radura di fondo valle, sovrastata dall’imponente malga Casazza e dalla bellissima corona di cime orobiche, le cui guglie innevate incombono sulla conca del lago di Piccolo.

Sole ed assenza vento ci hanno ispirato una seconda colazione ed una gradita pausa prima del ritorno verso valle.

Tra discorsi vari e numerose fotografie, presi dalla discesa allegra, siamo arrivati in breve al bivio che lascia a destra la Val Brandet per proseguire su un’altra comoda forestale a sinistra che, in leggero saliscendi, porta nell’altrettanto famosa Valle di Campovecchio.

Dopo il percorso sinuoso nel bosco, apparentemente non danneggiato dai recenti venti abbattutisi sul nord-est del l’arco alpino, siamo giunti in vista delle bellissime tablat di Campovecchio, attraversate da un Rio semi secco in questo periodo che scorre sotto un caratteristico ponte in legno coperto, costruito dal Gruppo Alpini locale, copiando in ridotte dimensioni il più famoso ponte di Bassano.

Foto a non finire !!!

Visitato l’alpeggio di Campovecchio, ci siamo concessi un modesto pranzo al sacco, perché anche il rifugio degli Alpini era chiuso.

Purtroppo, come da previsioni meteo, dopo un’oretta nel cielo hanno cominciato a gonfiarsi in nuvole grigie le innocue velature finora presenti e la temperatura non era più così gradevole.

Calzati nuovamente i ramponi, abbiamo cominciato la discesa verso il borghetto di S. Antonio, percorrendo il caratteristico sentiero che costeggia il rio, tra profonde forre e bellissime cascatelle dai colori vivaci.

È stato percorrendo l’ultima parte di questo sentiero che ci siamo dovuti rendere conto dei gravi danni riportati dal bosco con centinaia di enormi abeti abbattuti dal vento.

Dedicate molte foto alle viuzze, alla chiesetta, alle vecchie case ed ai mulini di S. Antonio, abbiamo chiuso il nostro giro ad anello e la nostra allegra giornata con la convinzione che l’escursione sia stata gradita dai partecipanti.

Silvano Tosini