Descrizione Progetto

Mentre mi accingo a scrivere la relazione, mi rendo conto che l’inizio, trattando di meteo, può risultare monotono.

Monotono come il maltempo di questa tarda primavera, infatti le previsioni, anche stavolta non sono incoraggianti: per mercoledì 15 maggio, mettono pioggia. Il giorno precedente però, proprio grazie alla ormai consolidata attendibilità, consultando quella che sarà l’evoluzione meteorica durante la giornata, secondo il bollettino, all’orario che ci interessa potremmo trovare il percorso bagnato, ma non pioverà.

Come da programma, alle 17:30′ ci troviamo in 24, (10 le signore), formiamo gli equipaggi e senza intoppi, arriviamo al parcheggio di Forno d’Ono, nel Comune di Pertica Bassa e lasciate le auto, ci incamminiamo sul sentiero che tagliando i tornanti della strada, risale i confini alberati tra i dossi prativi e conduce alla frazione di Ono Degno.

Attraversato il piccolo borgo, che conserva alcuni caratteristici e pittoreschi angoli, tipici dei paesini prealpini, proseguiamo dapprima sulla carrareccia, poi brevemente su sentiero, in direzione del passo della Croce, per fermarci, lungo la via e prima che faccia buio, al rifugio Amici Miei in località Paghera, situato approssimativamente a quota 1000m slm.

Ad attenderci, debitamente prenotato, c’è l’ottimo spiedo curato dalle nostre compaesane Cristina e mamma Ines che da anni gestiscono con successo il rustico punto di ristoro.

Mentre fuori calano le tenebre, la serata conviviale si svolge in allegria e secondo i tempi prestabiliti. Corroborati dalle pietanze e dalle libagioni, accese le pile frontali, ripercorriamo a ritroso la stradina fino a Ono Degno, dove all’inizio dell’abitato, girando a destra davanti alla minuscola chiesetta, inizia il giro ad anello, leggermente più lungo di quello di salita, ma più agevole e soprattutto più adatto ad essere percorso al buio.

Superato l’ultimo tratto in discesa, unica parte un po sconnessa, la mulattiera sbocca nei pressi di un vivaio di troticoltura e da qui, svoltando a sinistra inizialmente su strada sterrata, quindi su asfalto, eccoci di nuovo al parcheggio, soddisfatti per la buona riuscita dell’escursione, ma soprattutto asciutti ed in orario per consentire una dormita quantomeno decente a chi si dovrà alzare il mattino presto.